Festeggiamenti in onore della Madonna di Montauro
Festeggiamenti in onore di San Rocco e di Maria Santissima di Montauro, patrona del paese.
Solenni festeggiamenti il 15 e 16 settembre in onore di San Rocco e di Maria Santissima di Montauro, patrona del paese. La tradizione vuole che la statua ascenda al monte sul finire della primavera per proteggere e rendere fecondo, dall’alto, il lavoro dei contadini nei campi e ne ridiscenda a metà settembre per confortare, con la sua presenza, la comunità durante il freddo inverno. Ricco il programma sia civile sia religioso allestito dal comitato feste e dal parroco don Vito Micucci. Il programma religioso prevede un’intesa preparazione con un triduo di venerazione in onore di Maria di Montauro “donna del silenzio” e di San Rocco “uomo di carità”. Nelle tre sere precedenti la festa, in una diversa piazzetta del centro storico, viene tenuto un momento di ascolto e di preghiera. La sera del quattordici, vigilia della festa, nel corso della veglia che si tiene nella cappella sul monte, si tireranno le conclusioni della preparazione. Il quindici mattina la santa messa celebrata nel piazzale antistante la cappella sul monte farà da preludio alla partenza della processione che, parroco in testa, riporterà il simulacro nella dimora invernale nella chiesa matrice, posta nel cuore del centro abitato. L’intero percorso, non percorribile agevolmente in tutti i tratti, vede la statua condotta a spalla dai fedeli e, nel rispetto di una consuetudine di cui non si conoscono le origini, nel tratto più impervio con le donne a sottostare alla fatica di reggere il simulacro. Le allegre note di un complesso bandistico accompagnano la fatica dei fedeli, il cui arrivo in prossimità del centro abitato sarà salutato da uno spettacolo di fuochi pirotecnici. La statua è poi sistemata in chiesa da dove, sul far della sera, si muoverà la solenne processione che porterà l’effige a percorrere le strade più importanti del paese, in una sorta di annuncio alla comunità del proprio ritorno. Il giorno 16 a sancire, infine, la conclusione dei festeggiamenti, un affascinante spettacolo pirotecnico di cui i sarconesi sono particolarmente pretenziosi.
